“Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship”: il ruolo della Cooperazione Italiana nell’integrazione regionale

L'obiettivo di AICS , oltre a una crescita sostenibile, è nel valorizzare le comunità di tutta la regione ASEAN, senza lasciare nessuno indietro come indica l’Agenda 2030, puntando all’expertise settoriale italiana e condividendo i principi dell’ASEAN.

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6 Dicembre 2024

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Hanoi, 06/12/2024 – Il workshop “Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship” si è tenuto lo scorso 26 novembre presso la Nanyang Technological University di Singapore per una riflessione collettiva tra analisti, accademici ed esperti dell’area sulle dinamiche dell’Indo-Pacifico capaci di influenzare le relazioni tra l’Unione Europea e l’ASEAN, in un contesto globale caratterizzato da rapidi cambiamenti economici e geopolitici.

Nell’ambito di una ricerca dell’Università di Torino sulle relazioni tra UE e ASEAN nella regione Indo-Pacifico, finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della

Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship

Indo-Pacific outlooks: implications for the EU-ASEAN relationship

Cooperazione Internazionale-MAECI, il dott. Michele Boario, Coordinatore Programmi della Sede di Hanoi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo-AICS, ha partecipato alla giornata di studio presentando l’esperienza di collaborazione tra AICS e il Segretariato ASEAN (ASEC).  Una sinergia avviata nel 2022, due anni dopo il conferimento all’Italia dello status di Partner di Sviluppo dell’ASEAN, e che oggi vede all’attivo tre iniziative di cooperazione allo sviluppo nella Regione.

Presieduto dal Prof. Giuseppe Gabusi, Università di Torino, il Seminario ha visto anche l’intervento dell’Ambasciatore italiano a Singapore, Dante Brandi, che ha invitato la platea a una considerazione complessiva sulla rilevanza dell’Italia nella Regione. La conferenza ha affrontato, quindi, temi cruciali per il futuro delle relazioni tra UE e ASEAN, quali il ruolo della UE e degli Stati europei nella regione Indo-Pacifico, e la relativa garanzia di un approccio coordinato dell’UE e degli Stati Membri, Italia inclusa; la sfida comune di conflitti, cambiamenti climatici e intelligenza artificiale e l’esigenza di una risposta partecipata guidata da una governance globale, al di là di nazionalismi e divisioni.

La modalità di lavoro della cooperazione allo sviluppo dell’Italia va oltre il finanziamento di progetti, e insiste nel costruire partenariati fondati sulla fiducia, su valori condivisi e su una visione a lungo termine. In una fase in cui l’ASEAN affronta un futuro plasmato dalla trasformazione digitale, dalle sfide climatiche e dai cambiamenti geopolitici, l’Italia è pronta a collaborare. Il nostro obiettivo, oltre a una crescita sostenibile, è nel valorizzare le comunità di tutta la regione ASEAN, senza lasciare nessuno indietro come indica l’Agenda 2030, puntando all’expertise settoriale italiana e condividendo i principi dell’ASEAN” ha dichiarato Michele Boario evidenziando il ruolo strategico della cooperazione allo sviluppo nella risposta alle sfide comuni.

L’intervento del dott. Boario è poi proseguito nell’illustrare come il partenariato tra Italia e ASEAN rappresenti un modello di collaborazione  e un approccio inclusivo e sostenibile, sottolineando l’interesse di AICS per l’Initiative for ASEAN Integration -IAI, che punta a diminuire il gap socioeconomico all’interno dell’Associazione dei Paesi del Sudest asiatico, guardando specificatamente a Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam,  quale espressione del consistente impegno italiano nel ridurre le disparità di sviluppo e promuovere l’integrazione regionale.

Nel suo insieme il workshop ha confermato il valore del dialogo tra istituzioni accademiche, diplomatiche e tecniche per definire strategie comuni che rafforzino la relazione tra UE e ASEAN, con l’Italia come protagonista di uno sviluppo condiviso e sostenibile.

Ultimo aggiornamento: 11/12/2024, 7:52