La Cooperazione Italiana allo Sviluppo è presente in Vietnam dal 1990, data di firma del primo Accordo Tecnico-Finanziario di Cooperazione tra l'Italia ed il governo vietnamita. Il primo ufficio ad Hanoi è stato aperto nel 1998, e dal 2007 è diventato competente anche per le attività in Cambogia e Laos. Da gennaio 2016, a seguito della riforma della cooperazione italiana (L. 125/2014), l’ufficio di Hanoi è diventato Sede estera dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e ha acquisito autonomia finanziaria e amministrativa.
In data 12 giugno 2020, con delibera n. 42, il Comitato Congiunto AICS ha disposto la chiusura della Sede AICS di Hanoi e, a partire dal 1° novembre 2020, le attività dell’agenzia in Vietnam sono diventate di competenza territoriale della Sede AICS di Yangon. Successivamente, in data 18 ottobre 2021, con delibera n. 114, il Comitato Congiunto AICS ha deliberato la chiusura della Sede AICS di Yangon e, al contempo, l’istituzione della Sede AICS di Hanoi entro il primo semestre 2022 con competenza regionale e su tutti i Paesi dell’area estremo-orientale non già assegnati ad altri uffici. L’apertura della nuova Sede regionale è stata formalizzata il 1° aprile 2022 con l'arrivo della Titolare di Sede in Vietnam.
Vietnam
Nel corso del 2022, la Cooperazione Italiana in Vietnam ha operato all`interno di cinque macro-settori d`intervento per un totale di circa 118 milioni di euro. I settori prioritari della programmazione di AICS Hanoi sono WASH (Water, Sanitation and Hygiene), sostegno al settore privato, salute, lotta al cambiamento climatico e rafforzamento delle istituzioni - statistica. Il sostegno della Cooperazione italiana al Vietnam persegue l'Agenda 2030 e i relativi SDG nell'ambito dell'approccio delle iniziative del Team Europe e in linea con il Green New Deal dell'UE. I progetti della Cooperazione Italiana sono concepiti nel quadro del Documento di Programmazione 2021-2023 della Cooperazione Italiana e sono ben allineati con le politiche socio-economiche-ambientali del Vietnam, tra cui la Strategia di Sviluppo Socio-Economico per il 2021-2030 (SEDS) e il Piano di Sviluppo Socio-Economico per il 2021-2025.
Myanmar e Bangladesh
In Myanmar, la cooperazione italiana è presente dal 2011, anno dell’avvio del processo di apertura democratica del Paese e della transizione tra giunta militare e governo civile, processo interrotto con la presa di potere dell'esercito nel febbraio 2021. Il portfolio della cooperazione italiana in Myanmar, unico Paese della regione inserito nella lista dei Paesi prioritari nella programmazione triennale di cooperazione 2021 - 2023, ammontava al 1° febbraio a circa 91 milioni di euro, con un articolato programma di interventi con finanziamenti a dono e a crediti d'aiuto in diversi settori considerati strategici. Il sostegno italiano al Paese si articolava soprattutto attraverso attività di capacity building istituzionale, di sostegno al peacebuilding e di sviluppo delle aree rurali e delle piccole imprese, nonché attraverso interventi in ambiti in cui l’Italia vanta competenze internazionalmente riconosciute, quale la protezione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Gli eventi susseguitisi agli accadimenti del 1° febbraio, con la loro scia di violenza, hanno imposto una riflessione interna alla Comunità dei Donatori in Myanmar, riguardo alla prosecuzione delle attività di cooperazione allo sviluppo e alla rimodulazione dei flussi di Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). Recependo le istruzioni pervenute da MAECI nel 2021, AICS ha concluso o sospeso tutte le iniziative a sostegno delle autorità centrali e locali, privilegiando le iniziative a diretto beneficio della popolazione birmana e gli interventi di assistenza umanitaria.
In Bangladesh AICS sostiene attività di assistenza umanitaria a favore della popolazione Rohingya e della comunità locale ospitante nella zona di Cox’s Bazar, al confine con lo stato del Rakhine, dove nel 2017 la minoranza Rohingya è stata vittima di violente azioni di pulizia etnica da parte dell'esercito birmano. Circa un milione di persone, a seguito delle persecuzioni, ha attraversato il confine e trovato riparo in questa zona del Paese, scarsamente sviluppata e affetta da condizioni climatiche estreme. Nel corso degli anni la cooperazione italiana ha finanziato contributi a programmi di emergenza realizzati da Agenzie delle Nazioni Unite e da organismi internazionali in coordinamento con il Governo di Dhaka.
ASEAN
L`associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), creata per favorire l`integrazione socio economica degli stati membri, favorisce una rete globale di alleanze, segue numerosi dossier internazionali e ospita missioni diplomatiche da tutto il mondo. In questo contesto, il 9 settembre 2020 è stato riconosciuto all’Italia lo status di Partner di Sviluppo: un partenariato che prevede il rafforzamento della cooperazione tra il nostro Paese e ASEAN, e il coordinamento di progetti comuni volti a valorizzare le potenzialità delle due regioni. In qualità di Partner di Sviluppo, l’ASEAN e l'Italia hanno identificato quindi le Practical Cooperation Areas 2022-26, i settori prioritari d'intervento e tra questi si menzionano la connettività; lotta al cambiamento climatico e sviluppo sostenibile; gestione dei disastri naturali; tutela del patrimonio culturale; potenziamento del ruolo delle donne; peacekeeping e contrasto alla diffusione del Covid-19. La sede regionale AICS di Hanoi fornisce supporto tecnico per l'identificazione, la formulazione e la gestione di iniziative di cooperazione allo sviluppo nell'ambito del partenariato Italia-ASEAN. Le attuali iniziative chiave sostenute da AICS riguardano i settori della Salute e dell'Agricoltura sostenibile, della Pesca artigianale e dell'Acquacoltura.
ESCAP
Dal 25 agosto 2021, l'Italia è membro dello UN ESCAP Trust Fund for Tsunami, Disaster and Climate Preparedness nell’Oceano Indiano e nei paesi del sudest asiatico con un contributo di Euro 260.000,00. Grazie a questo contributo agisce come membro votante del consiglio consultivo del fondo fiduciario. Il Trust Fund nasce in risposta alle devastanti conseguenze dello tsunami del 26 dicembre 2004. L’iniziativa è promossa e gestita dal United Nations Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (UN-ESCAP) e agisce come meccanismo integrato di allarme precoce attraverso il consolidamento di una rete di strutture locali connesse a loro volta a piattaforme sub-regionali e regionali. AICS Hanoi partecipa alle riunioni del fondo fiduciario e fornisce assistenza tecnica all'Ambasciata d'Italia a Bangkok che rappresenta l'Italia nel consiglio consultivo.